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La radura
LA RADURA (di Gian Luigi Ago)
Le canzoni per molti di noi assumono un'importanza che va oltre
una fruizione estetica o culturale e possono assumere anche una valenza ontologica.
In questa
radura - che dobbiamo attraversare prima che la foresta irrompa
muovendosi verso di noi per distruggerci come
nel Macbeth shakespeariano -
le canzoni sopravvivono e ci accompagnano
e forse molte delle cose che cerchiamo sono già tutte lì.
Quanti sogni che sono passati su questa radura
dove incespica il tempo e ogni sera si fa un po’più scura
la luna, la nostra fortuna
Ma tra reti squarciate da anni di buio e rumori
son rimaste comunque impigliate le nostre canzoni
a parlare, a farci sognare
Sì lo so ci vorrebbe qualcosa di più che canzoni
una stella polare, un mappa, un’antica marea
che ci spinga di nuovo a tentare ma senza illusioni
senza creder davvero che si possa mangiare un’idea
un’idea……………….
Ci vorrebbe qualcosa che ci dia ancora un senso
prima di perdersi in quella foresta che vedo laggiù
un sentiero che porti a un futuro diverso
ci ho creduto una volta e ora fingo di non crederci più
più………….
Ora scende la notte e la nebbia su questa radura,
la foresta di fronte si muove già verso di me
ma io ho ancora canzoni da cantare stasera
Queste storie appoggiate a un tappeto di note e parole
sono forse già quasi parvenza di un raggio di sole
che ci viene a scaldare, per poter continuare
Certo è chiaro ci vuole qualcosa di più che canzoni
anche se tutto forse è già scritto, c’è già tutto lì
ma mi piace confondermi e perdermi tra questi suoni
che una volta che ti hanno trovato non ti lasciano più
non ti lasciano più………mai più……..
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